Nel passato la castagna e la sua farina hanno rappresentato per le famiglie di queste zone l’unica risorsa, il pane dei poveri.
Solo in tempi recenti, si è compreso che l’utilizzo delle risorse locali, la loro valorizzazione e tutela rappresentano la strategia migliore per consentire alle generazioni future di continuare a beneficiare di un patrimonio che molti ci invidiano.
Anche per noi, la produzione di farina di castagne è tornata ad essere una produzione di alta qualità anche in virtù della straordinaria dolcezza dei nostri frutti locali.
Per fare questo, abbiamo restaurato un antico metato nel Podere Sondino dove le castagne vengono messe a seccare lentamente, secondo l’antica tradizione.
La paziente raccolta a mano, i tempi lunghi di essiccazione (circa 50 giorni), l’odore dei ceppi di castagno che bruciano piano (con un attento controllo del fuoco), la minuziosa selezione amanuense delle castagne secche “poco buone”, sono gli ingredienti per ottenere una farina dal sapore delicato e genuino.
Dopo la seccatura nel metato del Podere Sondino, la seconda fase, altrettanto importante, è la battitura delle castagne: con una apposita macchina a martelli, si separa la castagna secca dalla sua buccia. Quest’ultima viene conservata per l’anno successivo e usata per “addormentare” e governare il fuoco.
La cernita a mano delle castagne, fatta nella stanza delle merende del Podere Sondino, è per noi una preziosa occasione di racconti e di convivialità, cui dedichiamo tempo e attenzione perché solo una attenta selezione dei frutti garantisce la qualità della nostra farina.
Le castagne che vengono scartate in quell’occasione non si sprecano perché diventano ottimo cibo per i nostri maiali.
Le ricette tradizionali locali sono i necci, le frittelle e il castagnaccio ma hai mai assaggiato il pane, i biscotti, la birra e l’acquavite di castagna?
Nella nostra bottega è possibile acquistare olio, miele, farina di castagne.
Su richiesta organizziamo anche degustazioni in cantina.